Strepitoso successo nella mattinata di giovedì al Teatro delle Arti di Salerno per la proiezione di “Stato di Grazia”, il docufilm sul famoso caso di Ambrogio Crespi prodotto da Proger Smart Communication e Alfio Bardolla Training Group con la regia di Luca Telese. Davanti a oltre 350 studenti delle scuole superiori salernitane dopo la proiezione Ambrogio Crespi si è raccontato, messo a nudo dalla curiosità sferzante e genuina dei giovani salernitani e dalle loro domande.
Il dibattito post proiezione, moderato dal presidente del Picentia Short Film Festival Luca Capacchione, inizialmente previsto per circa trenta minuti è invece durato oltre un’ora ed ha ancora una volta evidenziato il lato umano di questa straordinaria vicenda.
“Questo film – racconta Crespi – non è un film di rancore o di rabbia, ma un film di giustizia. È un film che vuole trasferire condivisione di sentimento, condivisione di amore e di forza. I ragazzi mi hanno fatto tante domande legate soprattutto a questo sentimento, da qui si capisce che oltre al messaggio di forza e amore con la mia storia trasferisco loro soprattutto un messaggio di speranza”.
Dello stesso avviso il produttore Alfio Bardolla (imprenditore, formatore e fondatore di Alfio Bardolla Training Group), chiamato anche lui sul palco: “Ambrogio, un attento e scrupoloso regista di pellicole che denunciano le mafie e le criminalità organizzate, è stato condannato ingiustamente a sei anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa e nel mentre di un durissimo percorso giudiziario ha ricevuto la Grazia dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Per i ragazzi salernitani questa incredibile storia è stata un’occasione per riflettere su questioni vitali come la giustizia, l’integrità e il coraggio civile.
Ma soprattutto è necessario creare in loro la consapevolezza su quanto sia importante fare sempre la cosa giusta, anche quando è difficile.
Un monito per non dimenticare le lezioni del passato e a impegnarsi per un futuro in cui la giustizia prevale e la verità non viene mai soppressa, prevalendo sempre la forza della speranza e il valore intrinseco della dignità umana”
A completare il parterre degli ospiti Luigi Casciello, giornalista e già onorevole della Repubblica Italiana che ha insistito su quanto sia sempre stato delicato il ruolo della stampa che si occupa di raccontare casi come quello di Ambrogio Crespi e soprattutto quanto imparare la “responsabilità” sia fondamentale per i giovani che si candidano a ruoli politici o comunque di peso per la società che sarà.
Grande soddisfazione anche da parte del patron del Premio Charlot Claudio Tortora per l’intensa giornata formativa offerta ai giovani salernitani, del Teatro delle Arti, dell’ufficio stampa Monica De Santis, e del content manager del Picentia Short Film Festival Edoardo Annunziata.