Sophie Chiarello, regista e sceneggiatrice, è stata ospite dell’ultima giornata del Picentia Short Film Festival per presentare il cortometraggio inedito “Un filo intorno al mondo” che vede come protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo, famoso trio comico ormai sulla cresta dell’onda da anni.
La proiezione del film breve, prodotto nel 2006, ha visto una gran partecipazione di pubblico in sala e da casa, portando sullo schermo quella che anche dai protagonisti è stata definita come “una storia dolce fatta di famiglia, guerra e semplicità”.
Con Chiarello si è parlato sia della gestione tecnica del corto, ma anche della sua lunga carriera accanto al trio. “Un filo intorno al mondo è stato uno degli ultimi lavori in pellicola e devo dire che girare e poi montare in laboratorio, tagliuzzando i vari pezzi, è un’arte che manca. Sembra un discorso da vecchi, lo so, ma credo che la professionalità vada oltre la nostalgia e ora che molti film, anche di grandi produzioni, stanno lasciando il digitale in favore della vecchia via non posso che esserne contenta. Credo che chi ha qualche anno in più abbia tanto da raccontare, così come i mezzi che fino a qualche anno fa si sono usati – ha dichiarato la regista durante l’intervista all’Aftershow condotto da Gaetano Risi – Lavorare con Aldo, Giovanni e Giacomo è sempre stato fantastico. Ho avuto la possibilità per molto tempo di essere loro aiuto-regista nei loro film, partecipando anche alla scrittura, e dirigerli, anche se solo per questo corto, è stata un’emozione fantastica. Ormai c’è un rapporto bellissimo e non posso non essergli che grata”.
Sul festival: “Adoro vedere giovani che lavorano e che amano questo settore. Devo ammettere che la speranza di trovare ancora qualcuno che davvero sia interessato in questi anni è calata sensibilmente. Vedendo il Picentia Short Film Festival torno a casa con una fiducia nel futuro sempre più grande, perché so che c’è qualcuno che ha ancora a cuore il cinema. Ringrazio Luca Capacchione e Antonio Palo, direttori artistici dell’evento, per avermi accolta con grande calore e per avermi fatto sentire a casa. Alle prossime edizioni non mancherò”.